Non possiedo più di quello che sono
ormai.
Inzuppata di mediocrità,
bendata negli occhi come nelle parole
a migliaia distese nell’apparente stupidità
del mio silenzio,
ingannata da quel pendolare
ignobile del tuo sorriso,
stucchevole e distratto,
in un meccanismo immobile al battere del tempo
che mi ha vista in un oblìo di morte apparente
di confuse debolezze,
tra pareti di cristallo,
impotente
e sola,
nella buca del mio cuore.
–
Emi
Photo ⓒEmi Curatolo