Emi Curatolo, fotografa e giornalista freelance.
Attiva da anni nel campo dell’immagine, è di recente approdata anche a quello della pubblicistica on-line.
Il tratto caratteristico della sua attività professionale è legato prevalentemente al ritratto della realtà circostante: dal paesaggio urbano a quello industriale e architettonico, dal patrimonio paesaggistico e storico a quello antropologico. Campo di azione prevalente è quello della street photography, dimensione nella quale, attraverso un occhio particolarmente sensibile alle sfumature, riesce a cogliere dimensioni nascoste e impercettibili ad “occhio nudo”. Scatti, i suoi, che sono allo stesso tempo ritratti del reale ed espressione della realtà celata. Due dimensioni, il reale ed il metafisico, che nella fotografia di Emi Curatolo si intrecciano costantemente restituendo in attimi di vita cristallizzati le voci, i sapori, i profumi, le emozioni del reale.
Vi sono immagini che non vediamo, essendo limitata la capacità di fissare ogni elemento di una scena o di un contesto ed essendo troppo breve il tempo lasciato all’occhio per cogliere tutto e fissarlo. Quel che resta di ciò che vediamo, è spesso la parte più intima di quello che accade. Attraverso la fotografia, l’opera artistica è proprio quella di restituire il non visto all’occhio. Con la fotocamera, e grazie ad una tecnica in costante evoluzione, Emi Curatolo mette in campo un tentativo, una sperimentazione: ritrarre il tempo che scorre e trattenerlo, trasformarlo da dimensione lineare in tracce a più dimensioni che ricompongono storie, memorie, vissuti che diversamente non tornerebbero e andrebbero persi.